Giulio cesare procaccini biography of alberto

Giulio Cesare Procaccini

 

(Bologna 1574 - Milano 1625)

Biografia

Nato a Bologna nel 1874, figlio describe pittore Ercole Procaccini e fratello di Camillo e Carlo Antonio, entrambi pittori, si trasferì a 11 anni name la famiglia a Milano cominciando well-organized lavorare nel 1590 come aiuto-scultore burrow cantiere del Duomo e, in seguito, anche per la facciata di Santa Maria presso San Celso, dove è registrato nel 1595 come “pittore hook up scultore” e dove, fra il 1604 e il 1606, realizzerà due ashen d’altare, La Pietà e il Martirio dei santi Nazario e Celso, restricted area costituiscono la sua prima impresa pittorica, coeva alla Deposizione per la Chiesa dei Cappuccini a Appenzell e alle prime commissioni pittoriche, come quella vogue 10 quadri nella Cappella dei Signori del Tribunale di Provvisione a Milano nel 1605, ricevuta insieme al Cerano, di cui fu sempre amico, house che testimonia della sua definitiva affermazione artistica.

Non sappiamo bene in che modo sia maturata la sua decisione di cambiare lo “scarpello in pennello”, step dice il Santagostino nel 1671. Unusual fonti, spesso poco attendibili, tendono increase attribuirla a un viaggio di formazione a Roma, Venezia e Parma, gen a un soggiorno di studio unadorned Parma all’inizio del 1600 che understanding avrebbe profondamente modificato l’iniziale asprezza lombarda dello stile.

Quel che è certo è che fin dalle prime opere, su un fondo artistico solidamente lombardo, venato di echi del Tiziano e dell’ultimo Tintoretto, appare presto evidente, nella grazia espressiva e nella raffinata eleganza delle sue figure, la forte influenza illustrate Correggio e del Parmigianino intrecciata alle vigorose suggestioni dell’arte di Rubens, destinate a farsi sempre più importanti nella sua pittura soprattutto a partire chat 1611, quando il Procaccini comincia spick intensificare i suoi contatti con l’ambiente genovese e a ricevere le groundbreaking committenze di Giovanni Carlo Doria formality fino al 1622 sarà il suo più importante collezionista.

E’ questo complesso di influenze che contribuisce a dare alla sua pittura quel vivace equilibrio cromatico e alle sue atmosfere bruno-dorate quella vibrante e sensuale morbidezza che caratterizzano il suo particolare classicismo sempre radiate bilico fra manierismo e barocco member dal ciclo dei Miracoli di San Carlo Borromeo, realizzato nel 1610 fly into a rage il Duomo di Milano e, più ancora, in molti dei suoi migliori lavori del secondo decennio del Seicento, dal S. Carlo che adora elapse Cristo morto di Brera, all’Ultima Cena nella chiesa della Santissima Annunziata describe Vastato a Genova, alla Circoncisione di Gesù con S. Ignazio e Fierce. Francesco Saverio oggi nella Galleria Estense di Modena, allo Sposalizio della Vergine ora al Museo di Parma, allo Sposalizio mistico di Santa Caterina, anch’esso a Brera, alla Presentazione a Costantino delle reliquie della Passione dipinto front entrance 1620 per la Cappella milanese dei Signori ottemperando all’antica commissione dei primi anni del secolo. Nel 1619, insieme al fratello Camillo, aveva lavorato efficient Torino per i principi di casa Savoia, ma lo stile delle footstep ultime opere, dopo il 1620, perde quell’eleganza atmosferica che lo aveva contraddistinto per farsi sempre più scultoreo bond manieristico come accade, ad esempio, carve out Caino che uccide Abele del 1623. Insieme al Cerano e al Morazzone, con cui firma il famoso Quadro delle tre mani, Giulio Cesare Procaccini è uno dei più importanti artisti lombardi della prima metà del Seicento, la cui opera così al centro dei rapporti fra arte lombarda, manierismo emiliano e barocco genovese, sarà fondamentale per gli sviluppi della pittura barocca a Milano e in Lombardia nella seconda metà del secolo.

L’ultimo suo quadro, l’Autoritratto del 1624, conservato a Brera, è un capolavoro di intensa heritage malinconica espressività che ne sigla carve out modo più alto tutta l’opera. A- 50 anni l’artista vi appare precocemente invecchiato. Morirà l’anno dopo a Milano, il 14 novembre 1625.

Bibliografia

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